Il commerciante
Nato il 9 marzo 1850 e morto il 3 novembre 1929 (anno del terremoto), è stato il fondatore della omonima ditta attiva tuttora e gestita dal pronipote Giorgio.
Ha diretto il suo “bazar” fino a pochi anni prima della morte e fu quindi colui che ordinò e indirizzò i fotografi nella produzione della maggior parte delle cartoline di Sasso, oggi, documentazione molto preziosa per storici e collezionisti. Cartoline che faceva stampare all’inizio del novecento in una tipografia di Lipsia in Germania, poi, verso il 1915, in una località sulle sponde del lago di Como.
Il negozio ebbe la prima sede nell’edificio comunale ed era ubicato all’incirca dove ora vi sono gli uffici della Polizia Municipale e dove fino a pochi mesi fa vi era la sede della Pubblica Assistenza. Egli stesso e la sua famiglia abitarono in locali che facevano parte dell’edificio comunale. Chiamato confidenzialmente Jusfein, fu un apprezzato consigliere comunale e seppe dirigere il suo esercizio commerciale con molta oculatezza e intelligenza.
Assiduo frequentatore della “Cerva”, il locale pubblico attorno al quale si è allargato il paese, non volle mancare agli appuntamenti serali con la partita a carte, nemmeno negli ultimi periodi di vita quando il corto tragitto dal Municipio alla Cerva per lui era molto difficoltoso poiché camminava a piccoli e sofferti passi sorreggendosi con il bastone. Alla Cerva gli veniva servito il caffè sempre nella stessa tazzina a lui riservata.
Di lui si ricorda un particolare aneddoto: avveniva a volte che, nei casi di improvvisa pioggia, qualcuno si affacciasse al suo negozio e chiedesse in prestito un ombrello per poter ritornare a casa. Egli rispondeva sarcastico in dialetto: “Se non piovesse te lo presterei, ma piove!”, a voler significare che l’ombrello poteva servire a lui, ma soprattutto a voler ricordare che gli ombrelli lui era lì a venderli. La moglie Ercola Sandri, chiamata Jusfeina perché moglie di Jusfein, gli diede 6 figli, Isolina, Vitalina, Elide, Francesco (che avviò un negozio all’ingrosso con tre sedi, una a Sasso Marconi, una a Bologna e una a Forlì), Mario, che fu Podestà di Sasso Marconi e che fu decorato medaglia d’oro al valor militare e Armando che rilevò il negozio di famiglia e lo gestì fino al dopo guerra. A questi successe, nella conduzione del’negozio, di nuovo un Giuseppe Fabbriani, Peppino.
Francesco Fabbriani