L’Ospedale o l’Ospitale di Mongardino

L'Ospitale di Mongardino

L’Ospitale di Mongardino

Non deve trarre in inganno e non è un errore d’ortografia il termine citato nella cartolina (Edizione G. Fabbriani 1927). Questa bella ed antica costruzione si trova a poche centinaia di metri sulla destra della strada che dalla Grotta va verso Bologna. E’stato per secoli un luogo di posta e di stallaggio dove viaggiatori, commercianti, ambulanti e pellegrini potevano ristorarsi e trascorrere la notte in attesa di riprendere il cammino. Un tempo queste strutture si trovavano lungo i percorsi maggiormente praticati e nella stessa parrocchia delle Lagune ne esisteva un altro con lo stesso nome. Il centro più popolato di Mongardino è la Grotta, nome che deriva da una spelonca, o grotta naturale, anticamente conosciuta e utilizzata dai viandanti come riparo o per trascorrervi la notte, che ha poi dato il nome al luogo. Mongardino conserva ancora molte testimonianze del passato. Casa Torri, o Cà de Torri costruita nel 500, l’oratorio di Sant’Antonio alla grotta, citato dal Calindri nella sua opera monumentale, con il quadro al suo interno opera del famoso pittore Leonello Spada, al servizio del Duca di Parma nel 1622, il monastero dei Carmelitani sorto nella località chiamata “Tufo”, e un altro convento anticamente chiamato “Torrione” di forma quadrata con muri molto grossi, oggi chiamato “La Torre”. Infine va ricordato, che la villa Ospitale, negli anni 1870 – 1900 fu di proprietà del Conte Acquaderni, che amava soggiornarvi passando intere giornate a scrivere e a leggere nella pace di questo luogo.

Tratto dal periodico del Circolo Filatelico “Guglielmo Marconi”
“Sasso & Dintorni” anno XVII n° 35

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“Mongardino”