Nugareto

Chiesa di Nugareto del 1840

Incisione della chiesa di Nugareto del 1840 dalla pubblicazione “Le chiese nella Diocesi di Bologna”.

Anche di questa parrocchia non si conosce l’origine del nome; viene nominata per la prima volta nel 1290 in un documento esistente nell’Archivio dei frati di San Francesco in Bologna. La storia ricorda che l’8 maggio 1313 Giacomo di Umberto da Nugareto fu fra le persone citate come ribelli verso il Comune di Bologna. Del luogo si nominano diverse persone citate nei testamenti: Marchesella di Bondi da Nugareto (rogito di Ugolino d’Ambrogio nel 1317), Giovanni D’Aldrovandino (rogito di Bartolomeo Moranti 1332) e Torello di Maddalena Torelli (rogito di Giacomo di Michele da Mongardino). La più antica memoria storica di questa parrocchia è la fusione di una campana del peso di 300 libbre pari a circa 100 kg, eseguita nell’anno 1367. Da un documento del 25 settembre 1562 (rogito del notaio Francesco Barbadori) risulta che il rettore della chiesa di Nugareto, concesse in affitto, rinnovabile di 29 anni in 29 anni, all’orefice bolognese Antonio Cattanio, diversi terreni della chiesa posti in Nugareto, Tizzano, Tignano e Moglio per un totale di 114 tornature bolognesi per un importo annuo di 90 lire bolognesi, importo considerato molto basso, visto che i terreni erano in gran parte di ottima qualità.
Nel 1750 la chiesa e la canonica erano ridotte in uno stato rovinoso, mancava il campanile e altre pertinenze non meno importanti che servivano al culto.
Nel 1751 Don Giacomo Michele Fornetti fece ingrandire la canonica, e nel 1755 iniziò la costruzione della cappella maggiore, si alzarono i muri e si fece il tetto. Alle spese parteciparono, il parroco, 200 fedeli e l’Arcivescovo di Bologna Cardinale Malvezzi. Il campanile, dotato di tre campane, fu terminato nel 1766, quando era parroco don Domenico Biagi succeduto a don Fornetti. I lavori furono eseguiti con materiali scadenti, così dopo soli cento anni, la chiesa necessitava già di una nuova ristrutturazione. La Parrocchia di Nugareto è stata soppressa nel 1986 e la chiesa è stata alienata.

Testo tratto dal libro
“Sasso Marconi nelle cartoline d’epoca”
a cura di Giuseppe Dall’Olio