Oasi di San Gherardo

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L’apertura dell’Oasi è stata la tappa conclusiva di un progetto di riqualificazione e riconversione dell’area di S. Gherardo: un progetto avviato nel decennio scorso, quando la zona è stata interessata da attività estrattive di sabbia e ghiaia (a cura della società SAPABA). Alla chiusura della cava, come concordato con l’Amministrazione Comunale, SAPABA ha iniziato il restauro ambientale della zona realizzando due vasti bacini idrografici, impiantando alberi, arbusti e piante acquatiche e costruendo percorsi e strutture per l’accesso dei visitatori (il progetto è stato coordinato dall’Ufficio Ambiente del Comune di Sasso Masconi con la consulenza della società specializzata Ecosistema). Un intervento complesso di riqualificazione naturalistica che non ha richiesto l’impegno di risorse pubbliche: i lavori sono stati a carico di SAPABA, la società che ha gestito la cava fino alla sua riconversione. Terminati gli interventi l’area è stata ceduta al Comune, che la gestisce con finalità di conservazione della natura, educazione ambientale (per cittadini e scuole) ed ecoturismo.

Oggi l’Oasi si estende per 68 ettari lungo la bassa vallata del fiume Reno e comprende i Calanchi di S. Gherardo – da cui deriva il nome di tutta l’area – e la parete arenaria del Balzo dei Rossi, connesse al fiume attraverso la rete idrografica superficiale. Qui sono state ricreate le condizioni ambientali ideali per la sopravvivenza di specie vegetali rare (sono state ad esempio introdotte diverse tipologie di piante acquatiche autoctone) e di razze animali come pesci, libellule, farfalle, ma anche rettili e anfibi che prosperano nelle zone umide d’acqua dolce (testuggini palustri, tritoni, rane verdi e rosse, raganelle e rospi): Inoltre la piantumazione di alberi e arbusti lungo il perimetro delle zone umide, oltre a consolidarne le sponde, ha arricchito la complessità ecologica dell’ambiente (ai prati aridi, ai querceti e alla vegetazione tipica dei calanchi e delle pareti rocciose si sono infatti aggiunte piante palustri e il bosco ripariate con salici e pioppi), creando i presupposti per l’insediamento di numerose specie di volatili, che hanno trovato nella riserva naturalistica di S. Gherardo il luogo ideale in cui alimentarsi, riprodursi e rifugiarsi durante la migrazione e lo svernamento.

Popolano oggi l’Oasi volatili tipici delle zone umide (anatra, germanò reale, svasso, folaga, airone cenerino, martin pescatore, beccaccino, gallinella d’acqua ecc.), rapaci (il falco pellegrino nidifica sul ciglio del Contrafforte Pliocenico) e uccelli dei cespuglieti e delle praterie calde. I visitatori hanno l’opportunità di ammirare da vicino i volatili e gli anfibi presenti nell’Oasi attraverso appositi capanni attrezzati per l’attività di birdwatching e per l’osservazione dell’ambiente acquatico (con possibilità di accesso anche per i disabili).

Ricordiamo che è possibile accedere all’Oasi attraverso visite guidate durante le giornate d’apertura o su prenotazione. Per il 2007 sono previsti anche corsi di osservazione naturalistica con specifiche sessioni dedicate alla.fotografia della natura. Per informazioni e prenotazioni, contattare l’ufficio turistico infoSASSO

Articolo tratto dalla rivista “Cose in Comune” Dicembre 2006

per informazioni
INFOSASSO
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Porrettana, 312 – Sasso Marconi
tel.051.6758409 / fax 051.6758408
email info@infosasso.it
Sulle attività di volontariato o per l’utilizzo degli spazi: Unità operativa Ambiente Luigi Ropa Esposti tel. 051843573 lropa@smarconi.provincia.bologna.it

UFFICIO AMBIENTE
Comune di Sasso Marconi
tel. 051.843573 / 051.843591

Sito ufficiale dell’Oasi di San Gherardo

Cose da vedere

Gli aspetti geologici e morfologici (le argille e il catino calanchivi dì San Gherardo, le arenaria plioceniche e i fossili del Balzo deì Rossi, il terrazzo dei Fiume Reno) Il bosco r panale a salici e pioppi e la vegetazione palustre
I prati aridi e la vegetazione specializzata del calanco
I boschi a carpino nero e querce
La vegetazione della parete rocciosa
Gli uccelli delle zone umide (aironi, anatre, svassi, folaghe, .. )
Il falco pellegrino che nidifica nelle pareti del Balzo dei Rossi e gli altri rapaci
Il succiacapre e gli altri uccelli dei cespuglieti e delle praterie calde
La fauna delle colline: lepri, volpi, caprioli, cinghiali, …

Cose da fare

Attività di Birdwatching
Visite con guide naturalistiche
Educazione ambientale per le scuole
Visita dell’antico “Cunicolo romano” (acquedotto sotterraneo del I secolo d.C. che porta l’acqua sino a Bologna)
Attività di Volontariato attivo per la conservazione della natura.

News – Inaugurazione domenica 16 settembre 2012

Prende forma l’oasi di San Gherardo integrando l’area naturalistica con un centro visite
Da cava di ghiaia a Oasi Naturalistica, questo è il percorso che, grazie al progetto approvato dall’amministrazione comunale e realizzato dalla ditta Sapaba, ha interessato l’area di San Gherardo lungo il fiume Reno in località Vizzano. Terminati i lavori della cava nel 2006 è stata dunque inaugurata l’Oasi seguendo il progetto presentato nel 1995 ad inizio lavori e caratterizzato da due bacini d’acqua attrezzati con strutture per l’osservazione della fauna e della vegetazione (birdwatching e parete in plexiglass subacquea per gli anfibi). Numerosi visitatori e scuole hanno potuto ammirare in questi anni l’oasi posta alle porte della città, un angolo di natura protetta dove si possono osservare numerose specie animali nel loro habitat naturale (dal falco pellegrino all’airone cenerino passando per volpi, tassi, caprioli, istrice e creature anfibie o acquatiche come le tartarughe, la salamandra o il tritone).
Un ultimo sforzo è stato fatto per completare il progetto, ovvero il restauro della casa colonica presente sul fondo agricolo per destinarla a Centro Visite dell’oasi. La casa, risalente ai primi del `900, è la tipica casa colonica con abitazione, stalla e fienile. Un tempo situata in mezzo ai campi coltivati è ora posta su una penisola inserita nel nuovo lago ed è collocata in posizione ideale per svolgere la nuova funzione di Centro Visite.
Reperiti i fondi necessari i lavori di recupero della casa sono iniziati nel 2009 e hanno cercato di mantenere le caratteristiche tipiche dei fabbricati rurali, adeguando però gli interventi alle moderne normative in materia di sicurezza e risparmio energetico. Capriate e scuri in legno, mattoni a vista e caminetto dunque ma anche impianto fotovoltaico sul tetto, il riscaldamento dell’acqua solare-termico, fitodepurazione delle acque reflue e arredi in cartone riciclato. Un intervento da 700 mila Euro finanziato con un contributo europeo del Piano di Sviluppo Rurale, da un contributo della ditta SAPABA spa e con fondi del bilancio comunale. Il nuovo Centro Visite svolgerà prevalentemente due funzioni: una di tipo scientifico mirata alla osservazione e conservazione degli habitat naturali (sede del centro anfibi e centro tutela fauna minore), ed una di tipo didatticodivulgativo per scuole e visitatori, mirata a far conoscere ad un pubblico più vasto possibile gli ambienti naturali delle nostre zone. La gestione sarà curata direttamente dal Comune di Sasso Marconi (con la consulenza scientifica di Ecosistema) e con l’ausilio di volontari.

tratto da “Cose in Comune” anno XXXIX n°2

News – Una casa per la natura recentemente restaurata

Realizzata nell’ex-casa colonica recentemente restaurata e inaugurata (era il 16 settembre 2012) la nuova “Casa della natura” presso l’Oasi naturalistica di San Gherardo si propone come luogo di conoscenza degli ambienti naturali che ci circondano. Un nuovo “polo ambientale” in cui chiunque può recarsi, sia come cittadino che vuole vedere e conoscere i vari aspetti ambientali dell’oasi e degli ambienti naturali delle nostre zone, sia come volontario che intende operare fattivamente nella attività di gestione dell’Oasi. I consistenti tagli alla spesa pubblica fatti nelle ultime finanziarie impongono alle amministrazioni di ricercare sempre di più la collaborazione di cittadini e associazioni per poter supplire alla carenza di personale e poter evitare la chiusura o la sottoutilizzazione di alcuni servizi pubblici, e tali sinergie risultano nevralgiche anche per poter sfruttare appieno le potenzialità della nuova struttura.
Per quanto riguarda le attività a contatto con la natura rese possibili dai volontari si va dalla manutenzione della struttura e dell’oasi, alla collaborazione nell’aggiornamento e gestione del sito internet e dei social network, all’attività di produzione di materiali multimediali, alla promozione degli eventi, alle attività di educazione e sensibilizzazione ambientale oppure all’alimentazione periodica degli anfibi mantenuti negli acquari.
Tra le attività del 2013 sono in programma anche corsi 0 per il riconoscimento e I’inanellamento dell’avifauna nonché conferenze, tematiche specifiche, come ad esempio sulla presenza del lupo nell’Appennino bolognese o sul pericolo di estinzione di alcune specie di fauna minore.
La nostra Oasi ha tutte le carte in regola per diventare un importante punto di riferimento per l’ambiente e un Centro per la tutela per la fauna minore e, perché no, un centro di educazione ambientale riconosciuto a livello regionale. A tale proposito il centro è strutturato specialmente per il monitoraggio, la ricerca e la conservazione delle specie rare o minacciate della fauna minore, ed in particolare degli anfibi, per i quali sono state create apposite pozze protette nell’area esterna. Altro importante aspetto che verrà svolto sarà quello di centro di riferimento per la Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico e punto di informazione delle attività nelle aree protette della Provincia di Bologna. La “Casa della natura” verrà anche messa a disposizione di tutte le associazioni che intendono proporre attività di tema ambientale, quali conferenze, convegni, corsi, documentari ecc. Una “Casa della Natura” insomma con la porta aperta a tutti gli amanti della natura.

Luigi Ropa Esposti
(Rsponsabile servizio Ambiente Comune di Sasso Marconi)
articolo tratto dal notiziario “Cose in comune” anno XXIX n3 Dicembre 2012

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