Correva l’anno….1930

La linea ferroviaria Bologna – Pracchia, dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1863 (due anni dopo l’Unità d’Italia) alla presenza del Re Vittorio Emanuele II, ad oggi ha subito un solo e grave incidente.
Il treno passeggeri n.39, proveniente da Milano parte dalla stazione di Bologna, per Roma, alle ore 6.20 del 3 luglio 1930.

Disastro ferroviario a Sasso Marconi

Disastro ferroviario a Sasso MarconiLa linea Bologna, Porretta, Pracchia, Firenze fino al 1934 era l’unica linea di collegamento ferroviario fra Roma e l’Italia del Sud con il Nord Europa.

Solo dopo il 3 aprile 1934 con l’inaugurazionedella linea “Direttissima” la linea Porrettana diventa una linea con funzioni locali. Verrà mantenuta efficiente per ragioni militari, come via di collegamento alternativo.
Doveva transitare da Sasso senza fermarsi.
In stazione è fermo sul primo binario un treno merci contrassegnato con le sigle D.D.Q., composto da una ventina di vagoni carichi di terraglie, che aspetta il passaggio del diretto per proseguire la sua corsa.
A causa di una inversione di polarità al quadro indicatore della stazione, lo scambio non viene azionato e il diretto, composto di 6 vetture e 1 bagagliaio, cozza violentemente il merci alla velocità di circa 60 km. orari (la velocità massima del diretto era di 80 km.).
Lo scontro è violento; i due locomotori escono dai binari e la prima delle due carrozze di 3° classe si infila sotto il bagagliaio alzandolo in verticale; sembra quasi che il bagagliaio si sia arrampicato sulla vettura.
Ed è qui che si conta il maggior numero di morti e feriti, anche perché la prima carrozza di terza classe era gremita di passeggeri, e alcuni, non trovando posto, si erano sistemati nel bagagliaio.
I primi soccorsi furono portati da civili e militari e da alcuni dottori che viaggiavano sul diretto. Poi giunsero da Sasso i primi soccorritori che formarono due squadre operative in attesa che da Bologna arrivassero rinforzi.
Appena un’ora dopo arrivano sul posto i pompieri di Bologna, con automezzi e attrezzature per estrarre morti e feriti.
In poco tempo e con un po’ di fortuna, fra medici che sono sul treno, fra i quali due ungheresi, Ferenc Ivanik e Kopita Imre, il dott. Reggiani e un altro medico in vacanza a Sasso, si forma un gruppo di ben 11 sanitari che possono portare i primi soccorsi.
Come in tutte le sciagure, si registrano casi drammatici, di solidarietà e di fortuna: una bambina rimasta orfana, l’orefice Vannini che perde la moglie , il figlio e la cognata, il Piccinelli che a Firenze attendeva la moglie (deceduta) e i figlioletti Maria di 5 anni e Alberto di 6 mesi (feriti), Marcello Buzzoni che alla partenza da Milano trova posto sulla prima carrozza, poi a Bologna si trasferisce nella terza rimasta illesa.
Un ferito grave che rifiuta di allontanarsi perché fra i rottami ci sono altri famigliari.
I feriti furono collocati nella vicina sala d’aspetto della stazione dove ricevettero le prime medicazioni per poi essere trasportati all’ospedale Maggiore di Bologna. 16 militari feriti furono invece trasportati all’ospedale militare.image1-001
Alla fine si conteranno 16 morti e 41 feriti. Dei 41 feriti ben 12 risiedevano a Bologna e 1 a Imola.
Altre 2 persone moriranno nei giorni successivi in Ospedale.
Il Podestà di Sasso, Cav. Fabbriani, predispose alloggiamenti per i parenti delle vittime, giunti per l’identificazione.
ELENCO DEI DECEDUTI:
– Donati Ciro, 66 anni da Bologna
– Ferfoglia Giuseppe, 43 anni , Trieste
– Carneschi Evaristo, 35 anni, Bologna
– Pinna Pietro, 21 anni, soldato, Cagliari
– Guadagnele Ernesto, 21 anni, soldato, Catanzaro
– DaLeo Rosaria, 60 anni, Siracusa
– Pampinelli Ada, 36 anni, Cascia Val di Pesa
– Pampinelli Zaira, 38 anni, sorella, Cascia Val di Pesa
– Vanni Franco, anni 9, figlio di Zaira
– Orsoni Isabella, 60 anni, Trani
– Paladino Leonardo, 21 anni, Varese
– Avuri Sabatino, 32 anni, Rovezzano
– Salvatore Vittoria, 45 anni, Milano
– Marchi Bianca, 24 anni, Milano
– Nella Eaudik, 23 anni, Bologna
– Una bimba di circa 10 anni non identificata
– Un militare morto in ospedale
– Costanza Masella da Roccasana, deceduta in ospedale il 9 luglio – ultima vittima.
I funerali con spese completamente a carico delle Ferrovie che provvederanno anche a far pervenire le salme delle vittime nei rispettivi paesi di origine, si svolsero a Sasso il 5 luglio alle ore 15.30, con imponente partecipazione di popolo e autorità civili e militari. Per favorire la partecipazione, per il ritorno a Bologna, fu predisposto un treno speciale.

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Giuseppe Dall’Olio
Tratto dal periodico del Circolo Filatelico “Guglielmo Marconi”
SASSO & DINTORNI n.1 – 1997