Tratto dal periodico del Circolo Filatelico “Guglielmo Marconi”
SASSO & DINTORNI n° 38 – anno IXX
La Chiesina della Stella di Pontecchio
Nel mese di maggio dello scorso anno (2016), la chiesina della Stella è stata completamente restaurata e diverse persone mi hanno chiesto il perché abbia l’ingresso dalla parte opposta alla via Porrettana.
Non si conosce con esattezza l’anno in cui fu costruita, ma si pensa intorno al 1840, dal proprietario dei terreni, signor Giuseppe Cellini di Genova. Nel 1855 l’antica Fiera di Pontecchio, che si era sempre svolta a Palazzo Rossi, venne sospesa con avviso del 23 agosto: “si comunica che la consueta Fiera di Pontecchio che dovrebbe effettuarsi nei giorni 8 – 9 e 10 settembre rimane sospesa in attesa di nuove disposizioni”. Il motivo della sospensione, non precisato nell’avviso fu l’aggravarsi della malattia che aveva colpito la Nobil Donna Marchesa Ersilia Rossi.
La Fiera si tenne il mese dopo nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì 16, 17 e 18 ottobre, nei terreni del signor Giuseppe Cellini, nei campi, a destra della Porrettana, che vanno dalla Stella ai Borghetti, ben evidenziati nella carta notarile riprodotta e redatta in occasione della vendita del terreno alla Provincia di Bologna per costruire il nuovo tratto di via Porrettana dalla Stella ai Borghetti. Nella carta si vede chiaramente che a quei tempi la Porrettana passava davanti alla chiesina. Alla fine del 1800 la contessa Paolina Aria Paolini, che risiedeva a Pontecchio a villa Melara, acquistò tutti i terreni di proprietà di Cellini, (i figli della contessa erano proprietari di vasti terreni a Marzabotto, villa Aria e dintorni). Laura Aria, una delle figlie della contessa Paolina, alla sua morte lasciò in eredità tutti i suoi beni consistenti in una immensa fortuna alla sua domestica, Lina Cazzola, che era stata al suo servizio per oltre 40 anni, rinunciando anche a formarsi una famiglia.
I parenti della contessa impugnarono il testamento. La causa legale che durò oltre due anni confermò che la governante era la legittima proprietaria dei beni Aria. Soltanto otto giorni dopo la sentenza anche la governate morì, lasciando ai suoi due fratelli, Guido e Aldo, più anziani di lei, l’intera eredità. Guido e Aldo Cazzola non si erano sposati e alla morte di Guido, avvenuta pochi anni dopo, tutti i beni ereditati passarono al fratello Aldo, che alla sua morte li lasciò all’Associazione di Padre Marella.
Comitato di redazione
Circolo Filatelico “Guglielmo Marconi”